Capitolo 5: A Dún Att
Nell'aria tiepida si respirava l'odore dell'erba estiva. Stormi di uccelli piroettavano cinguettando rumorosi. Mentre Áedán cavalcava sul ripido sentiero che serpeggiava tra le rocce del colle di Dún Att, gli venne in mente che era già passato quasi un anno da quando aveva portato suo figlio Artúr all'abazia di Hy. Si chiese che cosa stesse imparando in quel momento, sotto la guida vigile dei monaci. Ma venne distolto dai suoi pensieri quando, vicino alla cima del colle, si trovò davanti il possente muro di cinta del forte di Dún Att. Áedán scese dalla sella e, tirando il cavallo per le redini, si avvicinò a piedi al portale d'entrata della fortezza. Le guardie, riconosciutolo, lo lasciarono entrare. Oltrepassate le mura, ritrovò subito Erc, la sua fidata guardia personale, che lo stava aspettando nello spiazzo all'interno. Lasciò il suo cavallo alle cure di uno stalliere, e si avviò con Erc su per il ripido pendìo che conduceva alla sommità, dov'era situato...